Bebo gay friendly

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Arrivati a Bangkok dopo varie ore ci rilassiamo nella nostra camera. Ci facciamo una doccia bollente (finalmente una doccia calda), ci prepariamo per la serata e usciamo. Ci facciamo portare vicino al centro dove ceniamo in un ristorante Thai poi andiamo allo Skybar al 64esimo piano ma bebo ha le ciabatte!!! Ovviamente non si può andare in un posto così con le ciabatte. Vabbè, pensiamo… Andiamo a berci una birra da qualche altra parte ma all’uscita del grattacielo troviamo una simpaticissima signora che noleggia scarpe!!! Le dico che è un genio, prendiamo le scarpe e saliamo. Veniamo aggrediti da 173829 camerieri e cameriere che a tutti i costi vogliono farci bere del champagne. Ci svincoliamo e ci dirigiamo verso il panorama; ma tra turisti, bodyguard e paraventi si vede ben poco. Non ci resta che bere qualcosa… Beviamo un mojito ( che faceva schifo! Caz…. Con tutto quello che l’ho pagato!!!) e un rum… Non vi dico la spesa… Un po delusi usciamo, ritorniamo le scarpe alla signora e con le nostre belle ciabatte ci dirigiamo verso una via piena di bancarelle sia di cibo che di oggettistica. Bangkok è incredibile, è veramente un formicaio sempre aperto. Ci divertiamo a curiosare tra le bancarelle ma fa un caldo atroce quindi prendiamo la prima laterale che troviamo per trovare un bar e bere una birra… Ci sediamo e notiamo che …” Quanti uomini in questa via…” Mah…. Poi ci viene la fulminazione che ci viene confermata leggendo la guida: siamo nella via gay friendly! Ci rilassiamo e ci godiamo la situazione in compagnia di due ragazzi del sud Corea che ovviamente si innamorano di bebo e se lo vogliono portare a casa…
Il giorno dopo prendiamo il treno ad andiamo ad Ayuttaya per vedere le rovine dei templi. Arrivati noleggiamo le biciclette, rischiando di finire sotto una macchina perché non sappiamo fare gli incroci ( la guida è a sinistra). Poi ci immergiamo ( con 40 gradi!!!) tra le rovine patrimonio dell’umanità. Alcune veramente molto belle ed emozionanti peccato per le centinaia di turisti che al posto di “sentire” la storia si fanno selfie come non ci fosse un domani. Praticamente non le guardano nemmeno le cose…. Alcuni mi infastidiscono parecchio perché non portano rispetto per la sacralità del luogo facendosi selfie con i buddha (sarebbe vietato) o salendo con i piedi sui resti. Così dopo averne viste alcune decidiamo di rientrare a Bkk dove ci facciamo una nuotata in piscina, ci sfondiamo di cibo in Chinatown e bighelloniamo tra alcune vie molto vivaci.
L’ ultimo giorno abbiamo girovagato per la città, vedendo alcuni templi, mercati, piazze, bancarelle… La mattina sono pure riuscita a fare un piccolo servizio fotografico… Un po avviliti la sera ci siamo diretti in areoporto. Dove dopo 27 ore circa tra voli treni e attese arriviamo a casa.
Così finisce la nostra vacanza.
Sawadee cara Thailandia.

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