Immersi tra giungla e Mekong

Posted by in Viaggio

Dopo un volo, un taxi, un autobus local e un altro taxi, arriviamo nel profondo sud del Vietnam.

Esattamente a Ben Tre; luogo dove ufficialmente iniziò la guerra del Vietnam.

Posto poco esplorato dai turisti ma luogo di un fascino incredibile. Si sviluppa sulle sponde immense del Mekong e i piccoli villaggi sono circondati da una giungla fitta di vegetazione soprattutto palme di cocco. Tant’è che qui il cocco è l’elemento di sostentamento più diffuso: si producono caramelle, jelly di cocco, fibre per mascherine, per uso alimentare, per uso industriale… qualsiasi parte del cocco viene utilizzata per qualcosa. Con le foglie del cocco d’acqua vengono rivestiti i tetti delle case (che devono essere cambiati ogni tre anni).

Arriviamo nella nostra piccola guesthouse formata da una famiglia vietnamita e con pochi bungalow immersi nel giardino verde. Ci innamoriamo subito del posto tranquillo. Dell’ospitalità. Dei canetti.

Sapevo già che sarebbe stato un posto che avrei amato e quindi ci fermeremo un po’ di giorni; dopotutto abbiamo bisogno anche di rilassarci.

Infatti il giorno dell’arrivo lo passiamo un po’ sull’amaca in veranda, un po’ sulla sponda del fiume. Leggiamo. Dormiamo. Beviamo una birra. Ascoltiamo i geki. Stiamo in silenzio.

Si cena presto e si va a letto presto. Fuori da qui ci sono solo case private (sempre con karaoke e riverbero a tuono) e giungla.

Ovviamente non possiamo stare senza fare nulla un altro giorno, non fa per noi; quindi dopo la colazione dei campioni vietnamiti, prendiamo le bici in prestito e decidiamo di girovagare. Passiamo per i villaggi dove a zone allevano galli, pecore o zone dove ci sono le Coconut o le Fish Farm. La gente, ma soprattutto i bambini, si divertono a salutarci. Fa un caldo atroce e abbiamo bisogno di una pausa: ad un certo punto sentiamo un signore che ci urla “ca phe” (come lo scrivono qui) e decidiamo di fermarci da lui. Ci delizia con il suo caffè, qualche snack e con il suo famoso gallo che ama le persone…. Ovviamente il galletto si mette davanti ai miei piedi ed inizia a fare una danza strana, tipo quelle di accoppiamento. E ovviamente me ne innamoro e lo prendo in braccio per coccolarmelo! Eh niente…. Son così!

Riprendiamo a pedalare, ci sono fiori incredibili, frutti giganti e farfalle di dimensioni incredibili (che in foto non rendono). Per pranzo ci fermiamo nell’unico posto che sembra faccia da mangiare: soliti 4 seggiolini, ossa per terra e zero inglese. A gesti la siura ci dice “2?”, noi facciamo cenno di si ma non sappiamo a cosa!

Due ciotole giganti bollenti di Pho Bo arrivano al tavolo, un profumo incredibile… come sempre lo divoriamo (mia madre si sta ancora chiedendo come facciamo a non prenderci nulla mangiando in sti posti). Dopo 23 km di bici e le scottature sulle braccia rientriamo, ci facciamo il bagno nella piscina e ci rilassiamo leggendo per tutto il pomeriggio. Ceniamo, facendo un boccone io e un boccone canetti. Giochiamo a carte e ci addormentiamo.

Altra sveglia presto… abbiamo deciso di aderire al boat tour che ci proponeva il local della homestay… …..

Non sono proprio fatta per ste robe io! Ci portano a vedere la “fabbrica”di caramelle di cocco dove ovviamente cercano di venderci il mondo, ci fanno fare un giro in TUK TUK ( che caxxo c’entra il TUK TUK in Vietnam? Ve lo dico io : niente) e dobbiamo lasciare la mancia.

Ci portano a fare un giro nei piccoli canali del Mekong con una piccola barca (unica cosa interessante e vera) e dobbiamo lasciare la mancia.

Vabbè… rientriamo ben poco soddisfatti e per rifarci prendiamo le bici e andiamo in cerca di un altro posto local dove mangiare. Troviamo una siura che manco a gesti parla, ma in qualche modo ci porta da mangiare… dall’aspetto decisamente poco invitante. E ovviamente, come ogni volta, un’esplosione di sapori. Pollo e maiale che sembrano grigliati e poi stufati per giorni. Qualcosa per noi di incredibile. (Mi sa che ci torniamo anche domani).

Co la panza piena e finalmente soddisfatti rientriamo e ci rilassiamo.

Cocco d’acqua a Ben Tre

Giardino di casa

Laghetto di casa

Farfalle giga

Canetto “Met”

Coconut Farm

Cocchi al sole

Il caffè vietnamita dal siur

Il mio amico galletto

Bananite

Local people

Villaggi

Geko

Pescatore sul Mekong

Pho Bo fantastico

Il mio fiore asiatico preferito: frangipane

Colazione dei campioni vietnamiti (si la baguette è tipica del Vietnam, lasciata dai coloni francesi)

La rematrice

Cazz de Tuktuk

Navigando il Mekong

Secondo pranzo fotonico

Relax in piscina