Alpago-Olbia
Partiti da casa più tardi del previsto per sistemare tutte le bestie quindi la prima tappa si fa a Conegliano da Pepe per mangiare due tre “porpette de quelle bone”e bere due ombre per rilassarci. Con calma ci inviamo verso Livorno per l’imbarco serale ma pensiamo bene di fare un’altra tappa e andiamo a vedere la bellissima torre di Pisa. Arriviamo al porto di Livorno con tre ore di anticipo ma abbiamo intuito che è un po’ come essere in aeroporto … check in, controlli vari…
Dopo un’oretta a distanza Denny intravede una nave e mi dice: “o rob sta arrivando una nave da crociera grande”“Dan mi sa proprio che quello è il nostro traghetto”Difatti dopo aver fatto sbarcare tutti in men che non si dica siamo pronti a salire; lasciamo la macchina e con grande sorpresa scopriamo che abbiamo sbagliato a fare la prenotazione e non abbiamo riservato una poltrona ma siamo sul passaggio ponte.
Fortunatamente il traghetto è pieno solo per un quarto e quindi entriamo con nonchalant nell’area business e rubiamo due poltrone… enormi e di una scomodità disarmante (mi sembra di esser tornata in uno dei miei viaggi asiatici con i bus di notte). Tra una risata e una mascherina sugli occhi qualche minuto di sonno lo facciamo e ci svegliamo giusto in tempo per vedere una bellissima alba su una distesa di immenso mare dal ponte nave. Felici prendiamo un caffè e scendiamo ad Olbia.
Decidiamo di partire subito verso la costa est… sconsigliatissima da molti amici , ma se sa che io son contraria e ci dirigiamo a Budoni. Con il nostro culo troviamo un vento della madonna e un mare mosso con onde belle alte: ma il mare è sempre affascinante e ci lasciamo rapire dal suo suono sonnecchiando sulla spiaggia con un clima mite. Capiamo però che non ci va di fermarci lì per la notte, vorremmo dormire in un posto mozzafiato e quindi ci dirigiamo verso il golfo di Orosei.
Che dire; la strada per arrivarci è qualcosa di surreale: paesaggi brulli, distese di km di terra arida rossa con qualche capra, montagne che sembrano inesplorate, muretti di sassi che sembrano arterie di un solo corpo, qualche abitazione qua e là… in alcuni momenti mi sembra di esser tornata in Mexico.
Eh niente; io sono già affascinata da questa isola misteriosa (unica pecca ENORME che ha sono le montagne di rifiuti a bordo strada).
Arriviamo a Cala Golone dove scopriamo che la strada che costeggia il golfo finisce e decidiamo di campeggiare a picco sul mare. Domani ci aspetta una barca per vedere tutta la costa e le sue insenature.
(Piccola parentesi su GG e il vivere in una tiny car: fantastico! Non so se è culo, non so se ci siamo preparati bene ma devo dire che al momento non abbiamo avuto nessuna difficoltà nel viverci)







