Svaligiati

Il dolce suono del mare

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Altra sveglia all’alba. L’ultima (in realtà ce ne sarà un’altra per vedere i pescatori che rientrano). Dobbiamo prendere un volo alle 8 per andare, finalmente, a rilassarci al mare. Alle sei siamo in aeroporto convinte che ci vogliano le solite due ore prima. Ahaha stupide! Ovviamente entriamo nel deserto più totale. Non si vede nessuno. Dopo un po’ capiamo che qui basta arrivare mezz’ora prima del volo. È un po’ come prendere un autobus. Fai una specie di check-in, ti prendono le valigie, appena di fianco c’è il controllo e appena passi…read more

Chang.

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Risveglia all’alba… aridaje… prendiamo il traghetto che ci porterà da Mandalay a Bagan. Il tragitto dura circa dieci ore, dove sull’ Irrawaddy vediamo piccoli villaggi, pescatori, qualche stupa. Il paesaggio dopo le prime tre ore diventa ripetitivo ed il viaggio è veramente lento; ma ti da la possibilità in primis di riposarti ma anche di riflettere su tutto quello che si è vissuto nei giorni precedenti. Devo dire che non l’ho sentita come una giornata persa ma anzi una giornata importante per metabolizzare il viaggio vissuto.  Arrivate a Bagan veniamo…read more

Rituale al volto del Buddha

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Dove ero rimasta… a si: sveglia all’alba. Decidiamo che non possiamo perdere un rituale molto importante per i buddisti a Mandalay. Ogni mattina alle 4 al tempio Mahamuni il Monaco più “puro” lava i denti ed il volto del Buddha. La statua è in bronzo ma negli anni i fedeli (sempre uomini) l’hanno ricoperta di foglie d’oro formando uno spessore di 15 cm.  Il rituale è molto suggestivo e particolare (mai visto nulla di simile nei miei viaggi asiatici): accompagnato da musiche e canti birmani il Monaco prega e chiede il permesso…read more

Anche oggi si dorme domani

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Partiamo con l’autobus e iniziamo il nostro calvario verso Mandalay. Attraversando colline senza strada (fatte da terra e sassi) il nostro bus decide di rompersi e così autista e ”steward” si trasformano in  meccanici. Rumorosamente battono, svitano,staccano e dopo un’ora riusciamo a ripartire. Speriamo bene.  Arriviamo come due ghiaccioli a Mandalay alle 4 di mattina, decidiamo di passeggiare fino al nostro hotel per 3km (minchia, ma perché ???) vedendo, anche qui, la vita che si sveglia; solo che la mia prima impressione su Mandalay non è così positiva. Motorini, TUK TUK,…read more

Un luogo sospeso nel tempo

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Ancora un giorno a Inle lake così decidiamo di andare in due posti un po’ particolari. Di buon mattino il nostro driver, con una giacca in pelle marrone e il suo elegantissimo longyi nero, viene a prenderci e percorrendo circa due ore di strada dissestata tra i villaggi arriviamo a Pindaya: una caverna con all’interno migliaia di statue di Buddha antiche secoli e altre donate da tutto il mondo (ultimo censimento contava 8000 statue). Un mondo incredibile che si snoda tra i sotterranei di questa enorme caverna. In alcuni punti…read more

La sua prima polaroid

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Svegli alle 7 per iniziare il tour con la barca sul lago Inle (circa 1000mt l.m.). Faccio un check con la lady per capire se si ricorda che giro vogliamo fare. Ok tutto in ordine. Prendiamo la nostra barchetta, ci copriamo con la coperta e pronti via. Dopo quasi mezz’ora di idromassaggio da barca arriviamo al lago dove subito si intravedono in lontananza i famosi pescatori con la cesta. Sono seduti ma appena ci avviciniamo si alzano e si mettono in posa fermi immobili. Io rimango di stucco, il barcaiolo rallenta per…read more

Simbiosi

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Attesa autobus notturno. Ovviamente facciamo uno spuntino pre partenza a base di Noodles (due piatti per un euro). Saliamo sul bus, ci copriamo da testa a piedi perché ci sono circa 10 gradi (aria condizionata a sbregabalon). Dopo dodici ore di tormentato viaggio tra una dormita e il monaco che russa arriviamo alle 5 di mattina a Nyaungshwe , la cittadina più vicina al lago Inle. Veniamo assalite dai briganti: do you want a boat trip?(sempre nel loro comprensibilissimo inglese) ma ancora troppo rincoglionite per rispondere non li badiamo e ce ne…read more

Il capello di Buddha

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Arriviamo in quel di Yangon (con le gambe come due cotechini) dopo svariate ore di volo e attese. Andiamo subito in hotel perché è sera e l’indomani abbiamo la partenza alle 6 per la golden rock. Ci facciamo una doccia, mangiamo due piatti di noodles, beviamo una birrozza da mezzo (il tutto pagato 4euro) e ce ne andiamo a dormire con un simpaticissimo fischiare al passare del treno sotto la camera ogni due ore (grazie Miky rossa per avermi suggerito questo posto.ahahah).  Sveglia all’alba e Mr. Magoo (impronunciabile il nome) ci preleva…read more

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